TFF | FESTA MOBILE
con Nelly Karim, Hany Adel, Tarek Abdel Aziz, Ahmed Malek, Ahmed Dash, Husni Sheta
Egitto, Germania, Francia, 1h37, v.o. egiziano, sottotitoli in italiano
Il Cairo, estate 2013, due anni dopo la rivoluzione egiziana. Sull’onda della destituzione del presidente islamista Mohamed Morsi, un furgone della polizia che trasporta manifestanti di fazioni politiche e religiose avverse vaga tra le violente proteste. I detenuti riusciranno a superare le loro divergenze per riuscire a sopravvivere?
«Il mio film Cairo 678 uscì qualche settimana prima della rivoluzione del 2011. Allora presi parte al movimento e decisi quasi subito che ne avrei fatto un film. Negli ultimi cinque anni, però, le cose sono cambiate così velocemente che ogni idea diventava obsoleta ancor prima di essere scritta. Solo dopo gli eventi del 2013, mio fratello Khaled ed io discutemmo di un’idea che era venuta in mente a lui e che sarebbe diventata questo film. Abbiamo così cominciato a far rimbalzare altre idee, convinti che fosse il modo migliore per parlare di ciò che sta oggi accadendo in Egitto. Dal 2013 le forze coinvolte nel conflitto sono le stesse: i rivoluzionari, i Fratelli musulmani e l’esercito. Ironia della sorte, l’unico soggetto possibile sulla rivoluzione era il suo fallimento». (Mohamed Diab)
Fonte: 34° Torino Film Festival |
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