Venezia 73 Diviso in quattro atti corrispondenti ai quattro elementi naturali, Spira Mirabilis, la “meravigliosa spirale”, simbolo di perfezione e infinito, è un documentario girato in diversi luoghi del mondo che vuole celebrare la grandiosità delle aspirazioni umane nella ricerca dell’immortalità. La poesia cinematografica e la profondità tematica a cui da sempre i due autori ci hanno abituato non vengono certo meno in questa sinfonia visiva, capace di meravigliare e scuotere anche i più scettici tra gli spettatori. scheda a cura di LongTake In occasione della proiezione, i registi Martina Parenti e Massimo D'Anolfi incontrano il pubblico. Presentazione a cura di Filmidee. |
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Fire: Leola One Feather and Moses Brings Plenty, a holy woman and a spiritual leader, and their small Lakota community resisting for centuries all society’s attemps to annihilate them. Earth: the statues of Milan cathedral undergoing continuous regeneration. Air: Felix Rohner and Sabina Schärer, musicians who have invented metal instruments/sculptures. Water: Shin Kubota, a Japanese scientist-singer who is studying Turritopsis nutricula, a small, immortal jellyfish. Ether: Marina Vlady who, inside a ghost movie theater, accompanies us along the journey narrating The Immortal by Borges. These are the leading figures of Spira Mirabilis, shot in various parts of the world; a visual symphony, a hymn to the best part of humanity and to the impulse towards immortality. |
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