con Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor
Gran Bretagna, Francia, Belgio, 1h40, v.o. inglese sott. italiano
Ricky, Abby e i loro due figli, l’undicenne Liza Jane e il liceale Sebastian, vivono a Newcastle e sono una famiglia unita. Ricky è stato occupato in diversi mestieri mentre Abby fa assistenza domiciliare a persone anziane e disabili. Nonostante lavorino duro entrambi si rendono conto che non potranno mai avere una casa di loro proprietà. Giunge allora quella che Ricky vede come l’occasione per realizzare i sogni familiari. Se Abby vende la sua auto sarà possibile acquistare un furgone che permetta a lui di diventare un trasportatore freelance con un sensibile incremento nei guadagni. Il futuro che li attende continua, però, a non essere dei più semplici... Ken Loach torna a Newcastle, palcoscenico di I, Daniel Blake, Palma d’Oro a Cannes nel 2016, e vi torna con la consueta scrittura onesta e sincerità nel girare. Vediamo ancora all’opera la sua passione civile e voglia di “far politica” con l’immagine filmica. Ecco la cruda descrizione delle ingiustizie subite dalla classe lavoratrice e le fatiche quotidiane che il proletariato subisce. I protagonisti devono anche vedersela con la fragilità del nucleo familiare e i rapporti burrascosi che questa fragilità provoca. Lo spettatore si ritrova vicino ai protagonisti (eccezionale il cast femminile) e l’opera di Loach va a toccare tutte le corde giuste che scatenano l’empatia e l’intimità coi personaggi trascinati dalla vicenda. Si avverte, infine, la sottile ma manifesta rabbia del regista (sentimento condivisibile) nel giudicare la moderna economia anglosassone.
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SELEZIONE UFFICIALE CONCORSO
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