con Aleksandr Kuznetsov, Anatoliy Belyy, Vytautas Kaniusonis
Francia, Germania, Paesi Bassi, Lettonia, Romania, 1h58, v.o. russo, ucraino sottotitolato italiano
78° FESTIVAL DI CANNES - CONCORSO
Nell'URSS del 1937, dentro la gelida prigione di Bryansk, sono detenuti tantissimi prigionieri politici, accusati di crimini “anti-socialisti” e “anti-rivoluzionari”. Il giovane procuratore Kornev fa visita al detenuto Stepniak, per poi recarsi a Mosca dal procuratore generale Vishynsky per denunciare i crimini commessi dall'NKVD, il Commissariato del popolo per gli affari interni, colpevole di terribili abusi e torture. Il grande cineasta ucraino Sergei Loznitsa ci catapulta senza mezzi termini (e anche senza esclusione di colpi) nella Russia delle purghe staliniane. Un film oggi più che mai urgente e necessario.
Soviet Union, 1937. Inside the freezing prison of Bryansk, many political prisoners are detained, accused of “anti-socialist” and “anti-revolutionary” crimes. The young prosecutor Kornev visits the prisoner Stepniak, then travels to Moscow to meet with Attorney General Vishynsky to denounce the crimes committed by the NKVD, the People's Commissariat for Internal Affairs, guilty of terrible abuses and torture. The great Ukrainian filmmaker Sergei Loznitsa catapults us into the Russia of Stalin's purges. A film that is now more urgent and necessary than ever.
scheda a cura di LongTake