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AMIRA di Mohamed Diab

con Saba Mubarak, Ali Suliman, Tara Abboud, Waleed Zuaiter, Ziad Bakri, Suhaib Nashwan, Reem Talhami
Egitto/Giordania/Emirati Arabi Uniti/Arabia Saudita, 1h38, arabo/ebraico sott. italiano

Amira, una diciassettenne palestinese, è stata concepita con il seme di Nawar, trafugato dalla prigione nella quale egli è recluso. Sebbene il suo rapporto con lui si sia limitato esclusivamente alle visite in carcere, il padre rimane il suo eroe. È un film sull’assenza Amira, un’opera dal forte sottotesto sociopolitico ricca anche di colpi di scena incisivi. Affascinante e surreale allo stesso tempo, la vicenda proposta rappresenta un’esplorazione microcosmica della divisione e della xenofobia che regnano nel mondo odierno. Decisamente diverso dagli altri film ambientati all’interno di quell’area geografica, Amira mostra come si possano ancora realizzare prodotti originali in un contesto narrativo ampiamente trattato.

Scheda a cura di LongTake

  VENEZIA 78 ORIZZONTI
   

Amira, a 17-year-old Palestinian, was conceived with the smuggled sperm of her imprisoned father, Nawar. Although their relationship since birth has been restricted to prison visits, he remains her hero. His absence in her life is overcompensated with love and affection from those surrounding her. But when a failed attempt to conceive another child reveals Nawar’s infertility, Amira’s world turns upside down.

From Venezia 2021

   

Mercoledì 22, ore 19.30, Anteo Palazzo del Cinema, sala President
Giovedì 23, ore 19.00, Eliseo Multisala, sala Scorsese

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