con Jafar Panahi, Behnaz Jafari, Marziyeh Rezaei
Iran, 1h40, v.o. persiano sott. italiano
PREMIO MIGLIOR SCENEGGIATURA
A volte basta una “piccola” idea per portare sullo schermo un grande tema. Jafar Panahi, regista iraniano dissidente, a cui il regime da tempo ha vietato di realizzare film e di lasciare il Paese, lo dimostra anche questa volta con Three Faces. Una celebre attrice iraniana riceve il video delirante di una ragazza che implora il suo aiuto per fuggire un destino che non è il suo. Marziyeh sogna di fare l'attrice ad ogni costo, anche a quello di suicidarsi. Allevata in un villaggio di montagna e nel rispetto delle tradizioni, la ragazza è allieva del conservatorio a Teheran ma un fratello autoritario e aggressivo la costringe a una vita rispettosa delle regole. Almeno fino a quando l'attrice non si mette in viaggio per raggiungerla e stabilire la verità sulla natura reale o simulata del suo suicidio. I tre volti del titolo sono quelli dell’attrice affermata, dell’attrice emergente e dell’attrice reietta, una donna che “faceva film” prima della Rivoluzione del 1979 e ora vive da reclusa in una casetta al di fuori del villaggio. Quest’ultima non sarà mai inquadrata dalla telecamera.
|
|
CONCORSO
|